Il nostro Paese, nel contesto della UE, è geograficamente e paesaggisticamente bellissimo circondato da circa 8000 km di coste. Anche se ha un panorama unico al mondo, deve registrare in questo momento storico una fragilità dovuta ad un incontro-scontro Oriente-Occidente.
Le difficoltà dello “scontro” provocano un’immigrazione,dalle radici che tutti conosciamo.
L’Abbraccio del Mediterraneo pensa ai suoi connazionali che vivono sulle coste italiane (Confini Europei) e che sopportano l’impatto di masse che arrivano dal mare.
Loro li accolgono senza distinzione d’età, razza, sesso, religione, nazionalità, lingua o condizione sociale.
LA nostra Associazione si basa su una sola parola: RECIPROCITA’.
Noi comprendiamo perché l’incontro Oriente-Occidente è difficile, ne conosciamo la storia, lo è sempre stato, nello svolgersi di molti secoli e conosciamo tutta la drammaticità che ha intersecato tutte le volte che si è tentato un’Incontro.
Parliamo di secoli, ma sono anche gli stessi secoli in cui l’uomo avrebbe dovuto avere un'evoluzione culturale. Chiediamo e chiediamoci se ciò sia avvenuto, perché se è avvenuto, il nostro comportamento non dovrebbe ripetersi allo stesso identico modo, ma con azioni differenti.
Anche se questo non dovesse avvenire, noi persone evolute, emancipate, acculturate, praticanti di ingegneria civile e finanziaria,dobbiamo dichiarare un fallimento Polis di cui non riusciamo a farne parte.
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In conclusione quel lungo pensiero e quella riflessione fanno dedurre che quell’evoluzione dell’uomo, la sua magnanimità, la conoscenza verso il suo simile, quella Reciprocità, di cui l’UMANITA’porta come sua linfa vitale, la vediamo come la più alta espressione in quel pugno di uomini che abitano, vivono e che soprattutto danno un esempio ai loro figli, a Lampedusa e a questi suoi nobili abitanti.
Per quanto riguarda noi, la nostra Associazione non chiede, ma vuole comunicare a tutti quelli che sono stati colpiti da una cecità sociale.